martedì 24 maggio 2011

Cigola la carrucola di Montale

Alle volte resta poco tempo per pensare e su questa carrucola antica, forgiatura ciclopica in ferro con un anello da tori e una coppiglia che pare sfilata da una botola castellana ma ingentilita da un rocchetto in ottone fuso a cera persa, su questa carrucola preziosa e forte sto lambiccandomi da tempo per imbastire una storia che so già da dove spunta e quali labirinti percorre ma mi fa piacere attendere a darle uno sbocco.
In attesa (solo io) della "Carrucola 2", godiamoci Eugenio Montale, "povero diavolo e non uomo di lettere professionale", che la carrucola della sua mente aveva fatto cigolare da un bel pezzo:

Cigola la carrucola del pozzo
l'acqua sale alla luce e vi si fonde. 
Trema un ricordo nel ricolmo secchio, 
nel puro cerchio un'immagine ride. 
Accosto il volto a evanescenti labbri: 
si deforma il passato, si fa vecchio, 
appartiene ad un altro... 
Ah che già stride 
la ruota, ti ridona all'atro fondo, 
visione, una distanza ci divide. 
Eugenio Montale

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